Inaugurazione della Nuova Casa del Popolo e Palazzina, giugno 1967.
Presenti Manetti, Serno, Terracini, Paolieri.
Al centro con la camicia a scacchi, il giovane Remo.
"...dopo lo sfratto del 1953 la Popolazione protestò con presidi e manifestazioni, ma soprattutto si organizzò in una memorabile sottoscrizione per costruire una nuova Casa del Popolo di proprietà dei lavoratori. Vi furono varie forme di sottoscrizione: gite turistiche, versamenti di mille lire al mese dei lavoratori occupati e versamenti di 50 lire a settimana per i lavoranti a domicilio. Raggiunto l'obiettivo prefisso, fu comprato il terreno e costruita la struttura.Nel dicembre del 1955, alla presenza di Umberto Terracini, si inaugurò la nuova Casa del Popolo in piazza Matteucci. Al piano terra il bar, la sala da té denominata "saletta rossa", il salone della televisione - che in quegli anni, di giovedì era stracolmo di gente per assistere a "Lascia o raddoppia" - la sala da ballo con il caffè concerto la domenica pomeriggio ed il sabato e domenica ballo!Al primo piano, oltre alla bibblioteca, c'erano gli uffici con le varie sedi: il PCI, la FGCI, la Lanciotto Calci, l'UDI, l'amministrazione della Casa del Popolo e l'Associazione ricreativa Rinascita.L'attività che più rendeva economicamente negli anni '60 era il ballo e grazie a questo il Circolo ebbe notevole sviluppo, tanto da permettersi una grande e moderna ristrutturazione e l'acquisto della adiacente palazzina. Nel 1967 alla presenza sempre di Umberto Terracini venne inaugurata la Nuova Casa del Popolo disegnata dall'architetto Marzio Cecchi."
Testo iniziale di presentazione dell'album n. 2.
Foto archivio Circolo Rinascina Campi Bisenzio.
Foto archivio Circolo Rinascina Campi Bisenzio.
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